Inviati

Inviati

28.04.2021 Leggendo Atti di oggi 12,24-13,5

“Inviati dallo Spirito Santo”

Annunciare la buona notizia è un mandato che lo Spirito Santo fa a tutti i cristiani e non solo agli apostoli.
È la missione che ognuno di noi ha e per la quale è venuto al mondo, che dona gioia piena al cuore, che da un senso alla vita, che salva vite dalla morte dell’anima, che ti fa amare e sentire di essere amato.
Se non c’è Evangelizzazione manca qualcosa nel cammino cristiano e la Fede è incompleta. È come trovare un tesoro e tenerlo solo per se; che senso ha?
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La Sua voce

27.04.2021 Leggendo oggi Gv 10,22-30

Curioso questo passo perché Gesù non dice ascoltano i miei insegnamenti ma la mia voce quasi che la voce di Gesù sia musica. E lo è in effetti perché lui ci conosce, ci ha creato e ciò che dice e come lo dice è in perfetta sintonia con il nostro corpo e la nostra anima. Chi non accetta è la mente poiché il sistema mentale fatto di tante convinzioni ce lo siamo sviluppato noi con l’educazione, la scuola, la società … ma se riusciamo ad ascoltare Gesù la mente si arrende alla Sua musica e non le resta che smettere di pensare per lasciare posto al cuore perché è nel cuore che si ascolta la voce del Signore. Ecco che ascoltare è innanzitutto fare silenzio, è spegnere la mente per lasciare posto a Gesù

 

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La porta

26.04.2021 L’attraversare una porta prevede un passaggio da un luogo ad un altro e in questo caso Gesù intende il passaggio dalla vita terrena alla vita eterna. Egli dice “Io Sono la Porta e chi entra attraverso di me sarà salvo”. Questo significa che ci sono altre porte a cui accedere ma solo Gesù porta alla salvezza eterna. È la porta dell’Amore che ci ha offerto con la sua vita e che ha messo a disposizione per noi nel Vangelo, il libro della gioia che insegna il vero Amore. Scegliere d’imparare ad amare seguendo il Vangelo è come firmare una polizza d’assicurazione per la nostra salvezza eterna.

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Pastore e mercenario

25.04.2021 Un pensiero leggendo oggi Gv 10,11-18

Ancora una volta il Vangelo evidenzia la diversità tra il modo di operare/amare di Dio e  quello dell’uomo: pastore e mercenario.
Nelle difficoltà Gesù ci consola con la speranza, ci istruisce, ci aiuta, ci ama gratuitamente, addirittura ci offre la sua vita e questo ci fa sentire amati, al sicuro come un bimbo tra le braccia di un papà. Il mondo invece segue un’altro modo basato sui propri interessi, ti abbaglia con i suoi fumi negli occhi ma basta poco, come ad esempio trovarsi senza denaro, per rischiare di trovarsi senza tetto, senza cibo, senza vestiti, senza cure, e rimanere in solitudine avvolti nella paura.

Come è scritto nel Salmo: meglio confidare in Dio che negli uomini.

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Giusto/sbagliato o vitale/mortale?

24.04.2021 Un pensiero nato leggendo il Vangelo di oggi in Gv 6, 60-69.

C’è una differenza abissale tra il il modo di spiegare di Gesù è quello degli uomini. Per gli uomini una cosa può essere giusta e o sbagliata ma per Gesù non esiste il giusto o sbagliato ma il vitale o il mortale ecco perché le sue parole sono di vita eterna. Con il sistema giusto/sbagliato l’uomo modifica le leggi universali secondo i propri comodi interessi. Per esempio un esercito di soldati con armi leggere e pesanti può spostarsi in una nazione per una “missione di pace” quando si sa già in partenza che ci saranno delle vittime? Per la mentalità umana questo è giusto ma per Dio Padre l’Autore della vita è mortale. E così l’uomo con il giusto/sbagliato per la sete di potere sposta l’asticella che segna il confine tra ciò che è vitale e mortale.