Ruah!
22.10.2021
22.10.2021
20.10.21 Il concerto di sabato scorso ci voleva per una ricarica di entusiasmo e continuare a crederci ancora di più e portare avanti il progetto. Ora sono carico di energia e in questo momento mi verrebbe da fare mille cose, ma andiamo per ordine. La prossima data è già fissata e sarà a Padova Voltabarozzo il 21 Novembre. In attesa questa data mi dedicherò ai corsi di chitarra liturgica e alle animazioni liturgiche per offrire un servizio di ottima qualità
17.10.21
Con i primi segnali d ripresa in ambito concerti live, riprendo la pubblicazione del blog . Dopo il concerto ad Arino del mese scorso sabato scorso nna bellissima serata che mi ha emozionato tantissimo. Grazie! È stato un concerto più spirituale del solito nel senso che abbiamo pregato di più cantando una bellissima lode e si sa che quando si prega i cuori si alleggeriscono, l’amore di Dio entra e l’animo si rasserena. Mi piacerebbe sapere, da chi c’era, come l’ha vissuto.
14.05.2021 Dentro l’indigenza ci siamo tutti. L’indigente infatti non è solamente il povero a cui manca il cibo. Fanno parte dell’indigenza anche la miseria di abitudini, comportamenti, convinzioni sbagliati con cui siamo cresciuti e che fanno parte di una rete dove, dopo aver conosciuto l’amore di Dio, non vorremmo mai più cadere ma che nella quale, a causa della nostra debolezza spesso ci ritroviamo.
Ma è proprio qui che il Signore si presenta puntualmente pronto a rialzarci se lo vogliamo. Ecco che la la nostra indigenza fatta rabbia, sensi di colpa, delusioni, tradimenti, preoccupazioni, sentirsi sbagliati, inadeguati, falliti, incapaci… viene trasformata in un amore così grande che supera tutto e tutti facendoci sentire la gioia nel cuore e pedine importanti per un grande disegno di vita.
11.05.2021 Sant’Agostino diceva che chi prega cantando prega due volte. Il canto di lode a Dio acquista un’importanza notevole nel brano di oggi in Atti degli apostoli 16, 22-34 . E non è l’unico nella Bibbia. Oggi si canta poco in generale e in chiesa il canto molte volte non è valorizzato considerata la potenza che ha nell’aiutarci ad esprimere la Fede.
È curioso che la stessa pandemia tra le prime restrizioni ha “segato” i luoghi dove si canta. Ma cantare è salutare! Dovrebbe essere il contrario. I neri delle piantagioni superavano la loro sofferenza intonando canti di speranza, inni a Dio. “Canta che ti passa”è una realtà. Io l’ho sperimentata nei momenti faticosi durante il cammino di di Santiago. E poi quando una persona è felice che cosa fa? Canta, canticchia.
Chissà come avranno cantato gli Apostoli per far avvenire il terremoto?